A prescindere, si tratta di uno dei luoghi piu' cupamente affascinanti e nascosti del gia' affascinante Parco delle Groane, che copre un bel pezzo di Brianza, a Nord di Milano. Per quanto sia chiuso al pubblico, pare che a superare il barettino rimasto aperto ai suoi margini non ci voglia tanto, ed e' cosi' che riusciamo a realizzare questa serie di fotografie.
Ad accoglierci c'e' l'ottovolante: serve a far capire subito che non siamo in mezzo a un vecchio luna park di paese, ma a un vero e proprio parco divertimenti strutturato come i piu' grossi realizzati in Italia. Arrugginito, ma ancora integro, appare spettrale - e non sara' l'unico - nella luce del tramonto invernale.
Impressionanti, e probabilmente non per i motivi scelti dai creatori del parco, anche altre attrazioni o semplici dettagli. Fa decisamente venire i brividi trovarsi di fronte al trenino che percorreva tutto il perimetro del parco trasportando i bambini, oggi abbandonato a marcire sotto alla tettoia della "stazione" di partenza; o il calcinculo, i cui seggiolini sono avvolti in sacchi di plastica in un disperato tentativo di prevenire il degrado. Ma il meglio arriva da cio' che non ti aspetti: i cestini dell'immondizia, a forma di orso, con disegni spesso diversi tra loro, alcuni dei quali davvero inquietanti.
Da brividi, di nuovo, i segni del lavoro e del passaggio umano: le biglietterie con cartelli in un italiano d'altri tempi, i punchballs, la giostra delle automobili e infine un autoscontro immerso nel buio (la foto che vedete e' stata realizzata con una lunga esposizione e nettamente sovraesposta). Il divertimento era la regola, e sembra quasi che gli ultimi bimbi siano scesi dalle giostre giusto l'altro giorno. A divertirsi qui restano solo le loro memorie.
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